Trattamento chirurgico del melanoma
Il melanoma è un tumore della pelle che può originare in casi più rari, anche negli occhi o nelle mucose.
Visibile a occhio nudo, ha origine da un neo preesistente che nel tempo cambia colore o forma.
Il suo sviluppo è provocato dai melanociti, le cellule deputate alla produzione della melanina, sostanza responsabile della colorazione della cute. Tra i diversi tumori della pelle, il melanoma è il meno diffuso, ma allo stesso tempo il più pericoloso: si tratta infatti di una neoplasia maligna in qualsiasi caso, che registra una crescita molto rapida, invadendo anche i tessuti circostanti.
Il rischio di sviluppo del melanoma è in continuo aumento e sempre più frequente tra i giovani. Colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini e le persone dalla carnagione più chiara.
Cause
Le cause che inducono lo sviluppo di un melanoma sono ancora sconosciute e non note con certezza, nonostante ciò, sono stati individuati alcuni fattori di rischio che predispongono allo sviluppo della malattia:
- avere la carnagione chiara con lentiggini che fatica ad abbronzarsi, in particolare con occhi chiari e capelli rossi o biondi
- avere più di 100 nei
- riportare gravi scottature da raggi solari, in particolare prima dei 15 anni
- esporsi al sole intensamente e a intermittenza, in particolare nei primi 20 anni di vita
- esporsi con frequenza alle lampade abbronzanti, in particolare prima dei 30 anni
- avere casi in famiglia
Sintomi
Il melanoma è un tumore asintomatico, per questo motivo è importante effettuare un controllo dei nei della pelle con cadenza trimestrale o biennale a seconda della quantità e della tipologia, così da poter attuare eventuali strategie di prevenzione.
Diagnosi
Per diagnosticare un neo sospetto, il primo esame di accertamento è la biopsia che consente di analizzarne il tessuto e di stabilire se si tratta di una forma innocua o maligna. Generalmente una biopsia con esito positivo segue l’analisi dei linfonodi, in quanto bersagli principali del melanoma in espansione: definiti linfonodi sentinella, drenano la linfa direttamente dal tumore. Una biopsia del linfonodo sentinella ne definisce quindi la diagnosi. Questi esami permettono di valutare lo stadio del melanoma, distinguibile in 4 diverse fasi.
In presenza di nei sospettosi, fondamentale è l’auto-osservazione: un metodo utile e semplice da ricordare è dato dalla sigla ABCD che ne elenca le caratteristiche; A come asimmetria della forma, B come bordi irregolari, C come colore variabile e D come dimensioni in aumento sia in larghezza che in spessore.
Altri fattori che segnalano la presenza di un melanoma sono il sanguinamento, il prurito o la secchezza del neo preesistente.
Trattamento
La scelta del trattamento varia a seconda delle caratteristiche del melanoma e dallo stadio in cui è stato diagnosticato, le possibili cure sono:
- chirurgia: asportazione del neo canceroso e, in alcuni casi, della porzione di area circostante. I tumori più avanzati prevedono la rimozione chirurgica anche dei linfonodi sentinella
- chemioterapia: questo trattamento ha l’obiettivo di distruggere le cellule tumorali, in alcuni casi può essere eseguito in seguito all’intervento chirurgico
- radioterapia: questo trattamento viene scelto in caos di melanomi non trattabili chirurgicamente o in metastasi. Le radiazioni ionizzanti colpiscono le cellule tumorali e ne riducono l’estensione e/o diffusione.
- immunoterapia: questo trattamento prevede la somministrazione di agenti che stimolano il sistema immunitario a reagire e distruggere il melanoma.
- interferone e interleuchine: sono i principali farmaci somministrati e necessitano di monitoraggio costante, in quanto presentano numerosi effetti collaterali. La loro prescrizione varia a seconda della valutazione del medico di base.